I certificati di Malattia

Come e quando richiedere il certificato di malattia? 

Secondo la legge, il medico ha il potere e la responsabilità civile e penale di certificare lo stato di malattia di un lavoratore SOLO DOPO AVERLO VISITATO.

L’inizio della malattia coincide SEMPRE con la data di rilascio del certificato medico e non da quando il paziente ha accusato i primi sintomi.

Per ogni lavoratore si rende necessario quindi, per il rilascio del certificato, avvisare al più presto il proprio medico curante allo stesso modo di come si avvisa il datore di lavoro, affinché si possa concordare la visita in tempi brevi.

Se si avesse necessità del certificato in giorni festivi o prefestivi in cui il medico curante non lavora, il certificato deve essere rilasciato dalla Guardia Medica previo contatto telefonico, la quale giustificherà l'assenza dal lavoro esclusivamente nei giorni in cui il medico di medicina generale non lavora. Il prolungamento andrà poi richiesto al proprio medico curante il primo giorno feriale utile.

I lavoratori turnisti che dovessero necessitare del certificato nei giorni infrasettimanali ma dopo le ore 20.00, devono in ogni caso rivolgersi alla Guardia Medica. Inoltre, se il lavoratore si reca in ritardo dal medico, ovvero, anche solo il giorno successivo dall’insorgenza dell’evento morboso, il medico non potrà redigere un certificato medico retroattivo a copertura dei giorni precedenti la visita medica.

In buona sostanza: SENZA LA VISITA, NIENTE CERTIFICATO.

Il certificato di malattia per COVID? 

In merito alle certificazioni per COVID, prima di contattare la Guardia Medica o il medico di famiglia, è NECESSARIO aver effettuato un tampone ufficiale che abbia dato esito positivo presso strutture idonee (asl, farmacie, etc...).

I certificati di malattia possono essere rilasciati solo dal proprio medico? 

No. Ogni medico che emette una prognosi sia esso ospedaliero, di pronto soccorso, specialista convenzionato ASL o libero professionista, è tenuto per legge all’invio telematico del certificato. Ciò vuol dire che la consolidata prassi di richiedere il certificato malattia al proprio curante relativamente ad una prognosi emessa da altro medico, non è corretta.